
FILOSOFIA / SIBO
“Gourmet senza farlo pesare”
Come Suo padre Egizio, Sibo iniziò da bambino, con una piccola differenza: tra il cibo, ci è nato. Fin da piccolo, insomma, tra papà e nonno immersi in ricette ed impasti e mamma e nonna a preparare piattini e dolci, ha maturato un rapporto particolare sia con il cibo che con cliente. A livello professionale, nasce e cresce sotto il monte Moro dove, da bimbo, andava “per pinoli” o a raccogliere le uova nel pollaio con il nonno. Fin da piccolo mostrava i segni del “predestinato”, tant’è vero che la pizza “Simone” con rucola, Speck e Reggiano a scaglie se la preparava da cima a fondo già all’età di 11 anni, quando, era il 1991, la volle inserire in lista con grande stupore di Egizio e Sua mamma Cristina, diventato ancor più grande dopo il successo che a posteriori, dimostrò, senza nemmeno immaginarselo, ebbe l’oggi tradizionalissimo abbinamento rucola, salume crudo e formaggio stagionato a scaglie dopo la cottura. Oggi Sibo si trova a portare avanti Storia e Tradizione di famiglia insieme a Dani, suo fratello, e nella lista del Suo locale, le proposte sono circa un centinaio e tutte con una caratteristica: ingredienti freschi, italiani, selezionati, artigiani e, ove possibile, bio e km.0. Dalle pizze storiche, più classiche fino a veri e propri “piatti” su base pizza. Grazie alla costante curiosità, alla spasmodica ricerca della qualità e a collaborazioni con chef di fama internazionale, Sibo portò sulla pizza quelle lavorazioni che oggi vengono definite gourmet senza, però, mai abusare del termine: gourmet, buongustaio in italiano, secondo la Sua filosofia, nient’altro deve essere che l’idea e le lavorazioni nell’applicazione della stessa: secondo Sibo una pizza deve rimanere, nella definizione, pizza, sarà il vero buongustaio, eventualmente, a plasmarne aggettivi o definizioni ulteriori.

La filosofia di Sibo, per le proposte più particolari è molto semplice: avendo fatto tesoro della storia e della tradizione di famiglia la digeribilità viene innanzi a tutto insieme con la ricerca: per questo, ad oggi, collabora con più di 50 artigiani in tutta Italia e sperimenta costantemente nuove tecniche di lavorazione dell’ingrediente al fine di poter concedere al cliente qualcosa in più di una pizza che vorrebbe definire esperienza di gusto. Come esempio, possiamo dire che fu il primo a proporre sulla pizza, crema di burrata a crudo, pomodorini confit preparati ogni giorno, frutta lavorata, composte, pistacchi tostati o pestati per aromatizzare formaggi ma sempre come ingredienti per la pizza che non dovrà essere dolce, non dovrà essere “capita”, dovrà soltanto far gioire il palato del cliente più esigente in termini di digeribilità, idea e gusto. Insomma, la Sua filosofia mette in campo ricerca, preparazione, idea, lavoro, storia e tradizione in un’unica ricetta, la pizza che oggi si può abbinare a decine di birre artigianali in carta, vini di piccole produzioni locali o bevande biologiche, il tutto pensato per cercare di creare un’esperienza unica che possa far diventare una pizza ed il drink abbinato una cena di alto livello qualitativo e di grande equilibrio e soddisfazione nel gusto. Dietro ad ogni cambiamento, ad ogni scelta c’è sempre Sibo, esattamente come ai tavoli: nonostante abbia uno staff sempre giovane, gentile, competente ed altamente preparato, uno degli ingredienti principali della Sua ristorazione è la Sua personalissima cura del cliente, sempre pari a quella del prodotto. La Sua filosofia si fonda sulla storia, la tradizione, l’amore e la passione e tutto questo lo traduce nella continua ricerca, selezione, lavorazione ed abbinamento di ogni ingrediente presente in carta, dal tovagliolo, al digestivo: forse oggi si dice gourmet?!? Se è gourmet, Sibo ci tiene a non farlo pesare…
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